Il progetto definitivo per la nuova sede ASL Roma “D” a Massimina è stato redatto in linea con gli assunti del progetto preliminare consegnato e in ottemperanza a quanto previsto dal Piano Particolareggiato per le Zone “O”, Massimina B, del Nucleo Abusivo di Recupero Urbanistico Massimina – Villa Paradiso, del luglio 2002 e che il Nuovo Piano Regolatore di Roma recepisce appieno (Allegato 3.Σ: Modifiche ed Integrazioni al Piano – DGR 476 del 01/04/2005).
Successivamente con Legge Regionale del 28 Aprile 2006 n. 4, le opere previste sono state finanziate insieme ad altri interventi straordinari di risanamento ambientale e riqualificazione urbana per le aree periferiche del Comune di Roma.
In particolare per il lotto di progetto, individuato come area M3 a Servizi Pubblici, viene individuata la “Costruzione di un nuovo edificio polifunzionale all’interno del P.P. della zona “O” di P.R.G. Massimina da destinare a Centro Civico, presidio ASL, distaccamento del Municipio XVI e VV.UU. di zona, da realizzarsi sulle aree cedute dall’Amministrazione Comunale in attuazione dei comparti edilizi”.
Il progetto prevede:
- l’applicazione dei principi di architettura sostenibile ponendo attenzione:
- all’orientamento rispetto all’asse elio termico;
- all’adeguato isolamento di murature e solai;
- al controllo del riciclo delle acque;
- all’impiego di impianti a impatto controllato (Fotovoltaico e Geotermico).
- Il rispetto di tutti i parametri espressi nella Deliberazione n. 48 del Consiglio Comunale di Roma del 20/02/2006 in materia di risparmio energetico, uso di fonti rinnovabili di energia e risparmio delle risorse idriche.
- Il rispetto complessivo delle norme in materia di accessibilità e fruizione, con interventi tesi a garantire a tutti gli abitanti del quartiere la possibilità di godere dei servizi introdotti, sia per le parti interne che per quelle esterne.
- Garanzia di qualità dei requisiti igienici previsti dai regolamenti vigenti.
- Ottimizzazione del costo di gestione perseguendo l’obiettivo di ridurre a zero il consumo delle fonti di energia convenzionale e le emissioni nell’ambiente.
E’ prevista la realizzazione di un impianto fotovoltaico monofase per la produzione in loco di energia elettrica e sarà connesso alla rete di alimentazione trifase 400V 50 Hz.