L’intervento della Città della Scienza, delle abitazioni, del centro commerciale e dell’albergo, aveva, nella sua definizione, una serie di edifici accostati gli uni agli altri con funzioni differenti. Tale frammentarietà era l’ostacolo per la realizzazione di un complesso armonico ed unitario. Da qui è nata l’idea di un’immagine articolata ma con connotazione unitaria sia alla scala urbana che a quella del fruitore. La soluzione si è concretizzata attraverso l’organizzazione di un complesso volumetrico a forma di cellula vegetale, simbolo della ricerca e dello studio scientifico. Dalla sua morfologia si è ottenuto un nucleo centrale da cui si diramano una serie di estremità tentacolari nelle varie direzioni con un “tentacolo” rivolto verso il MAXXI.
Dal punto di vista energetico, nella pelle della cellula sono previste intere superfici solari termiche e fotovoltaiche per consentire la fornitura di 1 kW ad appartamento e il 50% di produzione di acqua sanitaria da fonte rinnovabile, come prevede la L.R. del 27 maggio 2008 n° 6 “Disposizioni regionali in materia di architettura sostenibile e di bioedilizia”, che impone le seguenti prescrizioni: i) il recupero delle acque piovane e delle acque grigie ed il riutilizzo per gli usi compatibili, tramite la realizzazione di appositi sistemi di raccolta, filtraggio ed erogazione; ii) l’installazione di cassette d’acqua per water con scarichi differenziati; iii) l’installazione di rubinetteria dotata di miscelatore aria ed acqua. Il surplus di energia prodotta sarà a disposizione della Città della Scienza.